martedì 9 settembre 2008

Del ravvedimento tardivo.

Tra due giorni - se il mondo non implode domani, naturalmente - io e il caro MarcoEugenio ci recheremo al concerto di Madonna.

Ed eccomi dunque dedicarmi all'ascolto dell'ultima produzione "Hard Candy", sulla cui copertina Madonna troneggia in postura cafona che poco si conviene a una cinquantenne. Per quanto tenuta insieme da fasce muscolari tonicissime e iniezioni di "vitamine", lo sguardo truzzo e cattivo da "maddy from the ghetto" e' degno di un disco dei Gemelli diversi.

Ad ogni modo e' il contenuto che lascia perplesse. Il suono truzzo impera, tra versi gutturali (uhuh, uhuh, con tanto di oscillazione del mento alla Master blaster) e duetti imbarazzanti, buoni giusti per far vibrare l'auto al semaforo mentre si guida con un braccio fuori dal finestrino.

Insomma, senza tanti circomlocuzioni, l'ultimo album di Madonna e' veramente una merda inascoltabile.

Guarda, vengo giusto perche' sono du' fermate de metro da casa mia.

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